CHE COS’È IL JAZZ?

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Sgombriamo subito il campo da dubbi: una risposta univoca a questa vera e propria domanda da un milione di dollari non esiste.

Si può però tentare di avvicinarsi ad una definizione attraverso alcune testimonianze d’epoca qualificate e un video molto istruttivo, oltre ad un abbozzo di una personale chiave di lettura.

Cominciamo raccogliendo alcuni pareri importanti, in risposta appunto alla domanda del titolo:

Louis Armstrong: «È la mia idea di come si dovrebbe suonare una canzone.»

Jimmy Rushing: «È qualcosa che dondola nella testa e poi esce dalla bocca dopo essere passato dal cuore.»

Ella Fitzgerald: «Ecco si sente una specie di uh… uh… insomma non so, fai dello swing, ecco.»

Wingy Manone: «È la percezione di un aumento di tempo benché si continui a suonare con lo stesso tempo.»

Gene Krupa: «È l’assoluta e ispirata libertà dell’interpretazione ritmica.»

Hugues Panassié: «Il Jazz per essere tale deve avere swing, altrimenti non è Jazz.»

Glenn Miller: «È qualcosa che si deve sentire, una sensazione che si può comunicare agli altri.»

Come si può vedere anche questi importanti artisti e critici non forniscono degli elementi concreti, ma direi che comunque rendono bene l’idea, almeno dal punto di vista musicale.

Avendo una mezz’ora (ben spesa) a disposizione si può guardare anche questo video, in cui Franco D’Andrea (uno dei più grandi jazzisti italiani di sempre) spiega e analizza il celebre brano “Take the A Train”, sigla di una delle orchestra Jazz per eccellenza, quella di Duke Ellington (compositore tra i più importanti del Novecento, non solo in ambito jazzistico). Mi sembra molto interessante ed efficace nell’offrire uno sguardo da dentro la nostra musica:

Franco D’Andrea – Take the A train

In conclusione vorrei proporre una chiave di lettura più personale, per affrontare la questione. Di getto mi viene da scrivere che il Jazz è quella forma musicale che esprime l’energia di liberazione dell’estro e della fantasia, quella forza con cui strumenti come il clarinetto, la tromba e il sax si liberano dalle costrizioni dello spartito classico e librano le loro note nelle nostre menti. Ma mi rendo conto che si potrebbe facilmente dire che il mio è un parere di parte.

Allora ho pensato di provare ad articolare in maniera più diffusa in futuro, su questo blog, una risposta che individui come caratteristiche principali del Jazz le stesse qualità della letteratura che Italo Calvino, uno degli intellettuali che più apprezzo, propose di portare nel nuovo millennio in un suo capolavoro postumo, le Lezioni americane.

Alla domanda “cosa è il Jazz?” risponderò individuando in esso questi 6 punti:

  • Leggerezza
  • Rapidità
  • Esattezza
  • Visibilità
  • Molteplicità
  • Coerenza

Sarà questo quindi uno dei miei impegni per i prossimi post su questo blog. Magari non nell’immediato, visto che è impresa la quale richiede un minimo di dedizione e tempo. Ma di sicuro torneremo a parlarne.

Intanto, come sempre, buon ascolto, buona lettura e buone danze a tutti!

🙂

Mazz Jazz

PS

L’immagine a corredo dell’articolo è tratta dall’omonima rubrica che il critico e musicista André Hodeir curava negli anni ’40 e ’50 sulla francese Jazz Hot, la rivista forse più importante nella storia del Jazz.

2 risposte a "CHE COS’È IL JAZZ?"

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