Un disco per spiegare il Jazz ai bambini (perché anche i grandi lo capiscano)

adderley

Parliamo di un vinile, A child’s introduction to Jazz, del lontano 1961, oramai purtroppo fuori catalogo da tempo, reperibile solo a caro costo sul mercato dei collezionisti. Scritto e inciso come voce narrante per la Riverside Records dal grande alto-sassofonista Julian “Cannonball” Adderley. Un grande musicista che, per dirne soltanto una, faceva parte da protagonista nella formazione di Miles Davis nel periodo in cui registrò l’album ritenuto tra i più importanti di tutti i tempi, non solo in campo jazzistico (parlo ovviamente di Kind of Blue del 1959).

Questo raro disco è veramente spassoso e godibile ed è una fortuna che si possa ascoltare per intero nell’archivio di YouTube:

A Child’s Introduction to Jazz by Cannonball Adderley

In versione originale inglese, è comunque di livello piuttosto semplice e quindi spero ascoltabile da parte di molti di voi. A beneficio di tutti mi permetto comunque di fare un breve riassunto dei punti principali della narrazione e spiegazione fornita dal simpatico Cannonball (che in tutta la sua vita accompagnò all’impegno musicale quello didattico per diffondere la conoscenza del Jazz e del Blues).

Intanto la selezione musicale, di tutto rispetto e non scontata. Con un racconto che spazia nelle varie epoche della storia del Jazz, considerato come un corpus unico e variegato che ha assunto nel suo sviluppo diverse forme, Adderley ci propone nei circa 45′ del vinile brevi estratti di brani di (in ordine d’ascolto):

  • King Oliver Band
  • Cannonball Adderley Quintet
  • Congo drumming
  • Blind Lemon Jefferson
  • Scott Joplin
  • George Lewis
  • Sidney Bechet
  • Jerry Roll Morton
  • Ma Raney
  • New Orleans Rhythm Kings
  • Bix Beiderbecke
  • Fletcher Henderson
  • Fats Waller
  • Duke Ellington
  • Coleman Hawkins
  • Buck Clayton
  • Duke Ellington Orchestra’s members small combo
  • Thelonious Monk (with Coleman Hawkins and John Coltrane)
  • Nat Adderley (with Wes Montgomery and Sam Jones)
  • Sonny Rollins
  • Bill Evans
  • Woody Herman Orchestra
  • Sarah Vaughan
  • Johnny Griffin
  • Cannonball Adderley Quintet

Quale il punto di vista adottato per spiegare in modo semplice la nostra musica ai bambini (anche se il sospetto è che l’intenzione fosse di rivolgersi più che altro agli adulti)? Intanto contestualizziamo: siamo in piena esplosione Hard Bop e Cannonball fu in quei decenni uno dei protagonisti della riscoperta del Be Bop, riproposto con una sezione ritmica più incalzante e swing (non intendendo questo termina come sostantivo che designa il Jazz degli anni ’30 e ’40, ma come aggettivo che indica una sezione ritmica vivace, oscillante e sincopata).

Adderley definisce il Jazz (e la sua base/struttura Blues) come una questione espressiva, l’urgenza musicale di esprimere sentimenti ed emozioni. In tal senso ritiene che tutte le epoche siano parte di uno sviluppo che ha radici nel ritmo africano e nelle work song dei campi nel sud degli Stati Uniti. Nota come a New Orleans alle sue origini il Jazz era parte attiva della vita della comunità, mentre dallo spostamento a Chicago e New York in poi divenne principalmente materia artistica in cui emersero i grandi solisti (tra cui riconosce il primato di Armstrong). Da notare che, forse proprio in qualità di sassofonsita, nella ricostruzione storica di protagonisti e correnti musicali viene assegnato un ruolo decisivo d’innovatore a Coleman Hawkins, che introdusse il sax tenore fino a farlo diventare il protagonista principale del Jazz nella seconda metà del Novecento.

Insomma, un reperto d’epoca sicuramente meritevole d’attenzione, anche perché decisamente divertente. Forse un po’ difficile da proporre ai piccini, ma di sicuro utile per noi grandi.

Buon ascolto!

🙂

Mazz Jazz

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